R(ESISTENZE)



Lo spettacolo R(esistenze) prende spunto dal mito di Sisifo, e precisamente dalla immagine che ci viene consegnata da Omero nell'XI libro dell'Odissea. Sisifo, condannato a spingere una rupe gigante fin sulla vetta di un colle, proprio nel momento in cui sta per raggiungere la cima è sopraffatto da una forza violenta: la rupe rotola di nuovo al piano costringendolo a dare nuovo cominciamento all'impresa.

Sisifo è il resistente che non si rassegna alla bruta, banale legge di gravità ma lavora senza posa e senza risparmio di fatica al suo compito.

Questo ci pare, oggi, il possibile senso del materiale incandescente che Omero ci consegna: è Odisseo che raccontando del suo viaggio nel regno di Ade ci parla di Sisifo, che, secondo una versione del mito, sarebbe suo genitore. Egli, dunque, pur senza sapere, ci parla di qualcuno che potrebbe essere suo padre. Come dire che ognuno di noi è figlio, magari inconsapevole, di un atto di resistenza, che è, finalmente, un atto d'amore.

Il difficile lavoro dell'uomo nella costruzione della civiltà e la sua ostinata resistenza alla barbarie. Ecco il tema dello spettacolo che si sviluppa con materiali diversi (Omero, P. Calamandrei, E. Bono, e testi originali elaborati dai partecipanti al laboratorio) e si articola in un percorso continuamente variato dove gioco, mito, danza e poesia, ricostruiscono il faticoso procedere del “resistente” dalle origini ai giorni nostri. 

L'esplorazione della realtà, il gioco, il linguaggio e la nascita delle relazioni dalle più elementari a quelle via via più complesse; il lavoro e le sue problematiche; l'homunculus e la sua elevazione a uomo; la presunzione di ritenersi padroni dell'Universo e impunemente sfruttare ogni disponibile spazio e risorsa: sono i primi spunti offerti per considerazioni intorno all'elaborazione della Costituzione, luogo di affermazione della civiltà.

Il nodo centrale del lavoro è costituito da una selezione di poesie dal corpus della produzione della poetessa Elena Bono, che ha nella Resistenza partigiana la principale materia della propria investigazione umana e poetica.

Personaggi appartenenti al mito, all'epica, alla storia più antica e alla recente si incontrano nell'invenzione drammaturgica di un unico percorso che li accomuna e a cui lo spettatore è invitato a partecipare.