QUADRETTI D'AUTORE



Lo spettacolo, scanzonato e divertente, gode della magistrale arte dell’assurdo generata dalla penna di Achille Campanile che gioca colle parole e colle situazioni, come Escher coi suoi soggetti, palesando, per esercizio del pensiero, i pericoli e le estreme, grottesche aberrazioni che si celano dietro inveterati vezzi della lingua, o dietro le innocenti pigrizie e le consolidate abitudini di ognuno.

Inusuale, agile e versatile, può essere rappresentato in qualunque spazio adeguatamente illuminato.

La forza evocativa della parola, procedendo con una narrazione di volta in volta appassionata, lucida, moderna e mai canonica, trascina l'ascoltatore ad esplorare improbabili, fantastici territori.